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Bucovina

domenica 19 gennaio 2014

Palazzo del Parlamento - Casa del Popolo (Romania)

    Il Palazzo del Parlamento (in rumeno: Palatul Parlamentului) a Bucarest, in Romania è, con una superficie di 340.000 m², il secondo edificio più grande del mondo per estensione ed il terzo in volume. Il costo della sua realizzazione, non ancora ultimata, è di circa 3,3 miliardi di euro.
Il suo nome originale era Casa del Popolo (Casa Poporului), ma a partire dalla fine dell'era comunista è chiamato Palazzo del Parlamento. Tuttora, comunque, molti Romeni mantengono il vecchio nome e lo chiamano Casa Poporului.


                               


Misura 270 per 240 m, è alto 86 metri e si estende per 92 metri sotto il suolo. Conta 3.100 stanze, con quattro ulteriori livelli sotterranei attualmente in uso, ed altri quattro in via di realizzazione. Due delle sue gallerie (ce ne sono più di 60) misurano 150 m di lunghezza e 18 m di larghezza; quaranta dei suoi 64 saloni hanno una superficie di 600 m². La Sala dell'Unione misura 3000 m². Le stime dei materiali riportano circa un milione di metri cubi di marmo dalla Transilvania, la maggior parte proveniente da Ruşchiţa; 3.500 tonnellate di cristallo, 480 candelieri, 1.409 luci e specchi; 700.000 tonnellate di acciaio e bronzo per porte e finestre monumentali; 900.000 metri cubi di legno per parquet e per i rivestimenti, principalmente provenienti da noce, quercia, ciliegio e olmo; 200.000 m² di tappeti di lana di varie dimensioni; tende di velluto e broccato adornate con argento e oro.

                  


È il secondo maggiore edificio amministrativo del mondo per superficie, subito dopo Il Pentagono a Washington, D.C. Ha un volume che supera del 10% quello della Piramide di Cheope.
Il palazzo è stato costruito interamente con materiali di origine rumena; durante gli anni della costruzione, ci fu una tale richiesta di marmi per questo edificio che le pietre tombali dovettero essere realizzate con altri materiali. L'edificio, con le sue immense dimensioni, taglia la città in due. Costruire il Palazzo e il Centrul Civic ha richiesto la demolizione di circa un quinto dei distretti storici di Bucarest. Fu completamente raso al suolo un intero quartiere con 40.000 edifici, 19 chiese cristiane ortodosse, 6 sinagoghe e templi ebraici e 3 chiese protestanti.

            

L'edificio è stato costruito su una collina conosciuta come Collina degli Spiriti, Collina di Urano, o Collina di Arsenale, che fu in gran parte rasa al suolo per consentire la costruzione del fabbricato, iniziata nel 1984. Vi lavorarono circa 700 architetti e più di 20.000 operai organizzati in turni, 24 ore su 24, per cinque anni. L'edificio era in origine conosciuto come Casa della Repubblica (Casa Republicii) e doveva servire da quartier generale per tutte le maggiori istituzioni dello stato, come la Presidenza della Repubblica, la Grande Assemblea Nazionale, il Consiglio dei Ministri e il Tribunale Supremo. Al momento del rovesciamento e dell'esecuzione di Nicolae Ceauşescu nel 1989, il progetto era quasi completato.


Il Castello di Bran - Castello Draculla (Romania)


                        


    Il Castello di Bran, presso il villaggio di Bran (vicino Braşov), è un monumento nazionale della Romania. La fortezza sorge sull'antico confine tra la Transilvania e la Valacchia. Il Castello di Bran ha ispirato la descrizione del castello di Dracula nel romanzo di Bram Stoker, ma non è il vero maniero storicamente appartenuto al voivoda (principe) Vlad III di Valacchia. Il vero Castello Dracula è l'ormai distrutto Castello di Poenari.
    La prima menzione di un luogo fortificato sul sito ove sorge oggi il castello di Bran risale ai primordi del XIII secolo. In quel tempo i Cavalieri Teutonici iniziarono a costruire sulla cima nota come Dietrichstein un fortino in legno a guardia della valle che da secoli permetteva il transito dei mercanti dalla Valacchia alla Transilvania nell'allora Burzenland. Nel 1242 la primitiva struttura, non si sa fino a che punto rimaneggiata, venne distrutta dall'incursione dei Mongoli. Il 19 novembre del 1377 Luigi I d'Ungheria riconobbe alla popolazione sassone della città di Braşov la libertà di erigere a proprie spese una struttura fortificata in pietra che sarebbe poi divenuta il Castello di Bran; il limitrofo villaggio chiamato Bran sorse in concomitanza con l'erigenda. Sin dal 1378 la nuova rocca servì al Regno d'Ungheria come baluardo contro le incursioni dell'Impero ottomano. L'importanza strategica del castello ne fece uno strumento prezioso anche per i potentati cristiani che regnavano sui Principati danubiani: Bran venne infatti temporaneamente occupato ed utilizzato sia dal voivoda (principe) Mircea il Vecchio (Mircea Cel Bătrân) che da suo nipote, Vlad l'Impalatore (Vlad Ţepeş).


                                 


   A partire dal 1920, il castello di Bran divenne residenza dei sovrani del Regno di Romania. Vi soggiornarono a lungo la regina Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha, che ristrutturò massicciamente gli interni secondo l'allora gusto art and craft rumeno, e sua figlia, la principessa Ileana di Romania. Nel 1948, quando la famiglia reale rumena venne scacciata dalle forze d'occupazione comuniste, il castello venne occupato.